E' Fiamminghi per patti lasciarono Lilla e Doagio e Bettona e tutta la terra di qua dal fiume del Liscio, ove si parte la lingua francesca da la fiamminga, e promisono di dare al re di Francia mille migliaia di libbre di buoni parigini in termine di XX anni, per amenda e soddisfacimento delle spese, e di quello ch'aveano misfatto a la corona.
CXXIV
Come tra quegli della casa di Fiandra ebbe grande dissensione.
Nel detto anno MCCCXX, essendo i detti Fiamminghi in pace co' Franceschi e in buono stato, invidia nacque tra Luis conte d'Universa, maggiore figliuolo del conte di Fiandra, e Ruberto suo fratello; però che 'l conte vecchio loro padre amava più Ruberto suo minore figliuolo, perch'era più valoroso, e quasi al tutto l'avea fatto signore di Fiandra; onde il conte Luis forte isdegnò, e quasi tutto il paese se ne divise a setta, e per questa cagione in Guanto e in Bruggia ebbe più romori e battaglie cittadine, e uccisonne e cacciarne assai; e quegli che teneano con Luis e che amavano la pace co' Franceschi rimasono signori. In questo si disse che 'l conte vecchio volle essere avelenato, e fue aposto che Luis suo figliuolo il facea fare; per la qual cosa il fece prendere a Ruberto suo minore fratello, e mettere in pregione, onde il paese maggiormente si divise, che l'una parte tenea con Luis, e l'altra con Ruberto; e crebbe sì l'errore, che la villa di Bruggia si rubellò al conte e a messer Ruberto, e cacciarono de la terra tutta sua parte. Per la qual cosa quello anno e l'altro apresso il detto messere Ruberto gli guerreggiò e prese la villa del Damo e quella della Schiusa ov'è il porto.
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