CXXX
Come messer Galeasso di Milano ebbe la città di Chermona.
Per questa vittoria il detto messer Galeasso con sua oste passò il Po, e a Chermona si puose ad assedio sentendo la mala fortuna, e la città era molto anullata per la guerra dello 'mperadore, e maggiormente per la morte del marchese Cavalcabò isbigottiti. Bartaglia diede a la città per tre dì; quegli d'entro annullati, e non avendo speranza di soccorso, le masnade che v'erano dentro, da CC a cavallo e CCC a piè, abandonarono la terra, e si fuggirono a Cremma. La gente di messer Galeasso, non essendo quasi chi difendesse la terra, per forza ruppono del muro de la città, e in quella entraro, e presolla e spogliarono d'ogni sustanzia che v'era rimasa; e ciò fu a dì V di gennaio MCCCXXI.
CXXXI
Come scuròe il sole, e morì il re di Francia.
Nell'anno MCCCXXI, a dì XXVII di giugno, iscurò il sole in su·levare quasi le due parti o più, e durò per una ora. Nel detto anno, il dì de la Bifania, morì Filippo re di Francia, il quale non regnò che anni... mesi..., dì...; fue uomo dolce e di buona vita: non rimase di lui reda maschio. Apresso la sua morte fu fatto re di Francia Carlo conte de la Marcia suo fratello e figliuolo del re Filippo il grande, e fu coronato a Rens, dì XI di febbraio MCCCXXI.
CXXXII
Come i Bolognesi cacciarono di Bologna Romeo de' Peppoli il ricco uomo e' suoi seguaci.
Nel detto anno MCCCXXI, del mese di giugno, i Bolognesi a romore di popolo col séguito de' Beccadelli e altri nobili cacciarono di Bologna a furore Romeo de' Peppoli, grande e possente cittadino e quasi signore della terra, con tutta sua setta, il quale si dicea il più ricco cittadino d'Italia, aquistato quasi tutto d'usura, che XXm fiorini e più avea di rendita l'anno sanza il mobile.
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