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      CLXXXII
     
     
      Come Moncia fu presa e corsa per quegli di Milano.
     
      Nel detto anno MCCCXXII, del mese di novembre, essendo Galeasso Visconti e' suoi seguaci cacciati di Milano, quegli della terra di Moncia con séguito d'amici di quegli de la Torre feciono raunanza per venire a Milano. Per gli XII rettori di Milano fu mandato a quegli di Moncia che cessassono la detta raunata, però che voleano riformare prima la città per gli patti ordinati co la Chiesa; e di vero, tutto fosse Galeasso cacciato di Milano, per gli detti XII si reggea la città a parte d'imperio e non di Chiesa. Quelli di Moncia per troppa volontà disubedienti, furono assaliti da le masnade di Milano e dal popolo, e per forza presa la terra e rubata tutta, e cacciarne la detta raunanza con danno di più di CC uomini morti.
     
      CLXXXIII
     
     
      Come certi de la casa de' Tolomei feciono grande guerra nel contado di Siena.
     
      Nel detto anno MCCCXXII, del mese di dicembre, messer Deo de' Tolomei co' suoi seguaci ribelli di Siena, coll'aiuto e trattato del vescovo d'Arezzo e di certi loro amici di Firenze, con danari e impromesse corruppono V conastaboli oltramontani co·lloro masnade in quantità di CC a cavallo, i quali erano al soldo del Comune di Firenze, i quali sanza saputa del detto Comune si partirono da Fucecchio, e andarne in Valdichiane, e congiunti col detto messer Deo e co la gente del vescovo d'Arezzo e con C cavalieri d'Orbivieto, presono il castello d'Asinalunga e quello di Torrita, e corsono per lo contado di Siena guastando e rubando sanza nullo riparo; e facevansi chiamare la Compagna, ed erano bene Vc cavalieri e gente a piè assai sanza ordinato soldo, vivendo di ratto e di ruberia; per la qual cosa in Siena n'ebbe grande paura e gelosia: mandarono per soccorso a' Fiorentini, i quali vi mandarono CCC cavalieri e M pedoni, e 'l capitano del popolo con grande ambasceria per trattare accordo, il quale da' Sanesi non fue inteso, temendo che' Fiorentini in servigio di quegli della casa de' Tolomei non avessono fatta ismuovere la detta gente; ma feciono più confinati della casa de' Tolomei e di loro amici, e fortificarsi di soldati assai, e feciono loro capitano di guerra il conte Ruggieri da Doadola de' conti Guidi.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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