Il quale si mise l'assedio a Villa di Chiesa e a Castello di Castro; e dimorandovi tutta la detta state e 'l verno, di sua gente e di quella de' Pisani vi morì in grandissima quantità di più di XIIm uomini; e però non cessò l'assedio. I Pisani, del mese d'ottobre nel detto anno, armarono XXXII galee per levare la detta oste, e andarono infino nel golfo di Calleri; incontanente la gente del re d'Araona n'armarono altrettante, e trassonsi fuori per combattere. I Pisani non si vollono mettere a la battaglia, ma si tornarono in Pisa, e disarmarono co·lloro danno e vergogna.
CCXI
Come messer Ramondo di Cardona co la gente de la Chiesa e de la lega di Toscani e Lombardi puose oste a la città di Milano.
Nel detto anno MCCCXXIII, a dì XI del mese di giugno, messer Ramondo di Cardona, capitano generale dell'oste della Chiesa, con quantità di XXXVIIIc di cavalieri tra soldati della Chiesa e del re Ruberto, colla gente del Comune di Firenze, e di Bologna, e di Parma, e di Reggio, e usciti di Milano, e con più cavalieri tedeschi fuggiti di Milano, e ancora de' presi in battaglia, a·ccui il legato avea fatti francare e rendere loro l'arme e' cavagli e dato il soldo, e con gente a piè innumerabile si partì da la terra di Moncia per andare all'assedio de la città di Milano. E giunti a la villa di Sesto presso di Milano, Galeasso e Marco Visconti signori di Milano con loro cavalleria e popolo uscirono di Milano intorno di MM cavalieri, faccendo segno di volere la battaglia. Messer Ramondo, ordinate sue schiere francamente, non rifusando la battaglia, si ristrinse verso la città; quegli di Milano per sospetto de' cittadini rimasi dentro, o per tema di soperchi nimici, si ritornarono in Milano con danno e vergogna.
| |
Villa Chiesa Castello Castro Pisani Pisani Calleri Araona Pisani Pisa Ramondo Cardona Chiesa Toscani Lombardi Milano Ramondo Cardona Chiesa Chiesa Ruberto Comune Firenze Bologna Parma Reggio Milano Milano Moncia Milano Sesto Milano Galeasso Marco Visconti Milano Milano Ramondo Milano Milano
|