CCXXVIII
D'una grande tempesta che fu nel mare Maggiore.
Nel detto anno e mese d'ottobre fu sì grande tempesta nel mare Maggiore di là da Gostantinopoli, che ben cento legni grossi vi periro; onde fue grande danno a' mercatanti di Vinegia e di Genova e di Pisa e ancora de' Greci, che molto avere e mercatantia e gente vi si perdero.
CCXXIX
Di novità che furono in Firenze per cagione degli ufici e de le sette.
Nel detto anno, a l'uscita d'ottobre, i priori e gonfaloniere che allora erano a la signoria di Firenze, e erano de' maggiori popolani de la città, presono balìa di fare priori per lo tempo avenire, e feciongli per XLII mesi avenire, e mischiarono de la gente che non avea retta la terra dal tempo del conte a Battifolle allora, due in tre per uficio di priorato, per mostrare di raccomunare la terra per la novità degli sbanditi ch'era stata l'agosto dinanzi, e' detti eletti priori misono i bossoli ordinati di trargli di due in due mesi; onde poi nacque novità innanzi che finisse l'anno, come innanzi farà menzione.
CCXXX
Come Castruccio volle pigliare Pisa per tradimento.
Nel detto anno MCCCXXIII, a dì XXIIII d'ottobre, si scoperse in Pisa uno tradimento ch'avea ordinato Castruccio signore di Lucca con messer Betto Malepa de' Lanfranchi e con IIII conastaboli tedeschi, di fare uccidere il conte Nieri e 'l figliuolo e più altri che reggeano la città, e correre la terra, e dare la signoria a Castruccio; per la qual cosa fu tagliata la testa al detto messer Betto, e presi i detti conostaboli e cacciata la loro gente; e d'allora innanzi il conte con quegli che reggeano in Pisa si palesarono nimici di Castruccio, e feciono dicreto che chi l'uccidesse avesse dal Comune di Pisa Xm fiorini d'oro, e tratto d'ogni bando.
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