CCXLVI
Come il papa scomunicò il vescovo d'Arezzo.
Nel detto anno, dì XII d'aprile, papa Giovanni apo Vignone in piuvico concestoro scomunicò e privò il vescovo d'Arezzo, ch'era di quegli della casa da Pietramala d'Arezzo, a condizione, se infra due mesi non avesse fatta ristituire la Città di Castello nel primo stato a parte di Chiesa e guelfa, e lasciata la signoria temporale d'Arezzo, e venuto personalmente in sua presenza fra tre mesi; la qual cosa non attenne, e rimase in contumacia della Chiesa.
CCXLVII
Come il conte Novello prese Carmignano.
Nel detto anno, a dì XXI d'aprile, il conte Novello capitano di guerra de' Fiorentini co la sua gente e usciti di Pistoia guelfi subitamente prese Carmignano, salvo la rocca, sanza saputa de' Fiorentini, per vendetta dell'onta che que' che teneano Pistoia feciono al vicario del re e a la sua gente, e non si volea partire se non avesse la rocca. Per questa cagione Castruccio signore di Lucca a richesta dell'abate da Pacciano che tenea Pistoia venne a Serravalle con Vc cavalieri; e faccendo segni di volere rendere Pistoia a Castruccio, i Fiorentini feciono partire il conte da Carmignano per tema e gelosia di Pistoia, e perché il conte avea fatta la 'mpresa sanza loro saputa.
CCXLVIII
Come il re di Francia venne in Proenza per procacciare d'esser l'imperadore.
Nel detto anno e mese d'aprile Carlo re di Francia venne in tolosana con la reina sua moglie, figliuola che fu d'Arrigo imperadore, e col re Giovanni di Boemmia suo cognato, con più baroni e signori; e per gli più si credette che venisse al papa a Vignone per farsi eleggere imperadore.
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