Riposossi il romore, e que' ch'aveano cavalcato si tornarono a Firenze molto scornati.
CCLXX
Come il signore di Milano riprese Moncia.
Nel detto anno e mese di settembre Galeasso Visconti signore di Milano con sua gente andò ad oste sopra la terra di Moncia, la quale si tenea per la Chiesa, ed eravi dentro per capitano messer Vergiù di Landa con CCC cavalieri e M pedoni, strignendo la detta terra per modo che sanza grande scorta e periglio non si potea fornire. A la fine per difalta di vivanda s'arendéo a quegli di Milano a patti, se non avessono soccorso dal legato cardinale infra X dì. Il quale cardinale non avendo forza di fargli soccorrere, si renderono, salve le persone e l'avere: a dì X di dicembre nel detto anno, con gran vergogna della Chiesa e del detto legato, lasciarono Moncia a que' di Milano.
CCLXXI
Come si mutò stato di reggimento in Firenze.
Nel detto anno MCCCXXIIII, del mese di settembre, certi caporali grandi e popolani che reggeano la città di Firenze (parea che tra·lloro medesimi avea certi di quegli che nel reggimento volessono più che parte, ciò erano detti Serraglini, ch'erano i Bordoni, e altri loro seguaci) vennono in divisione; e la maggiore parte di loro che si teneano migliori popolani, acostandosi con quegli che non aveano retto per adietro né essuti di loro setta, che n'avea alquanti tra priori; e i loro XII consiglieri, che allora erano a la signoria della città, copertamente e con ordine fatta feciono pendere balìa a' detti priori e' dodici consiglieri, a correggere e a riformare a·lloro volontà la lezione de' priorati fatti l'anno dinanzi, e quelle lezioni trovando assai bene fatte, no·lle mutarono, ma arrosono gente nuova per VI priorati, e mischiarsi insieme con gli altri, e mettendovi dell'altra setta che non avea retto, sotto colore di raccomunare la città, e dare parte a' buoni uomini.
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