.., Rinaldo di Fontana, Raolino di Rocciaforte, e vennono per Lombardia armati e con bandiere levate. E messer Passerino signore di Mantova, che tenea la città di Modona per parte d'imperio, a richesta de' Fiorentini e Bolognesi largì il passo per lo contado di Modona presso a la città, pagando certa gabella per cavallo; con tutto che per forza d'arme fossono passati, sì erano ridottati.
CCLXXVII
Come il legato cardinale credette avere la città di Lodi, e furono sconfitti.
Nel detto anno, a dì VIII di dicembre, sentendo il legato cardinale che la terra di Moncia non si potea tenere, cercò trattato con certi de la città di Lodi che gli dovessono tradire la terra, e doveanne avere VIIIm fiorini d'oro: fece cavalcare da Piagenza cavalieri e gente a piè assai, e fu per gli traditori rotto del muro de la terra, e entrarono dentro parte de la gente della Chiesa. Sentiti da quegli de la città, per forza gli ruppono e sconfissono con grande danno di quegli che v'erano entrati, e vergogna de la Chiesa.
CCLXXVIII
Come il papa scomunicò chi facesse contrafare i fiorini d'oro.
Nel detto anno e mese di dicembre papa Giovanni fece grandi processi e scomunica contra chiunque facesse battere o battesse fiorini d'oro contrafatti e falsi a la forma di que' di Firenze, però che per molti signori erano fatti falsificare, com'era il marchese di Monferrato e Spinoli di Genova. Ma il papa per sue scomuniche corresse altrui, ma in questa parte non corresse sé medesimo, ché fece fare i fiorini a la lega e conio di quegli di Firenze, e non v'avea altra differenza, se non che dal lato de la 'mpronta di santo Giovanni diceano le lettere: "papa Giovanni", e per intrasegna, di costa al santo Giovanni una mitra papale, e dal lato del giglio diceano le lettere: "sancto Petro et Pauli".
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