CCLXXIX
Come Carmignano si rendé al Comune di Firenze.
Nel detto anno, a dì XIII di gennaio, i terrazzani del castello di Carmignano, conoscendo che messer Filippo Tedici che tenea Pistoia tirannescamente e a progiudicio di parte guelfa, si renderono di loro buona volontade a perpetuo al Comune di Firenze il castello e la rocca e la corte, sì come distrettuali e contadini di Firenze: e furono fatti franchi VII anni, e che a·lloro guisa chiamassono loro podestà di Firenze che fosse popolano ne' detti VII anni.
CCLXXX
Come il re Ruberto volle essere morto i·Napoli.
Nel detto anno, del mese di gennaio, sentendo il re Federigo che tenea Cicilia che 'l re Ruberto e 'l duca suo figliuolo faceano a Napoli grande apparecchiamento per fare armata per andare in Cicilia, ordinò con assessini catalani e toscani che in Napoli dovessono uccidere il re Ruberto e 'l duca, e mettere fuoco a la Terzana ov'era il navilio; il quale tradimento scoperto, gli assessini presi e giudicati ad aspra morte.
CCLXXXI
Come il prenze de la Morea passò in Romania.
Nel detto anno MCCCXXIIII, del mese di gennaio, messer Gianni fratello del re Ruberto, prenze de la Morea, si partì da Brandizio, con XXV galee armate e altri legni per andare in Romania a racquistare il principato de la Morea; e arrivando a l'isola di Cefalonia e del Giacinto, trovò che 'l conte di Cefalonia era stato morto per uno suo fratello, e avea rubellata l'isola. Il prenze per forza d'arme combatté co' ribelli, e sconfissegli e preseli, e le dette isole recò a sua signoria, disertando i detti ribelli; e poi passò a Chiarenza, e fuvi ricevuto come signore a grande onore.
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