CCLXXXV
Come Castruccio prese la Sambuca, e' Pistolesi s'accordarono co' Fiorentini.
Nel detto anno, a dì XXV di febbraio, Castruccio signore di Lucca cavalcò la montagna di Pistoia, e più tenute prese; e poi andando al castello de la Sambuca, gli si rendéo, lo quale era fortissimo castello. Ma per gli più si disse che fu opera simulata per lo signore di Pistoia, per quello che ne seguì apresso. Rotta la detta triegua per Castruccio a' Pistolesi, mandarono a Firenze, e feciono accordo co' Fiorentini, e promisono d'essere a la guerra co' Fiorentini contra Castruccio, rimanendo messer Filippo Tedici signore in Pistoia con più altri patti, promettendo i Fiorentini di rendere loro Carmignano, e di fare che 'l papa promoverebbe il vescovo di Pistoia in altro benificio, ch'era contrario di messere Filippo; e vollono a la guardia di Pistoia C cavalieri soldati di quegli di Firenze con capitano, cui quegli di Pistoia seppono eleggere. E tutto ciò che seppono domandare a' Fiorentini ebbono, salvo che domandava moneta il detto messer Filippo, e era opera simulata; però che grossamente gli fu proferta per gli Fiorentini, lasciando la signoria, e no·lla vollono e' poi dare. I soldati de' Fiorentini entrarono in Pistoia il dì di Risoresso, a dì VII d'aprile, onde i Fiorentini tenendosi poi al sicuro di Pistoia, si trovarono ingannati, però che tutto fu opera di tradimento del detto messer Filippo Tedici, come innanzi farà menzione.
CCLXXXVI
Come la taglia de' cavalieri ch'erano a Castello cavalcarono sopra gli Aretini.
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