Nel detto anno, a dì XXVIII di febbraio, il capitano de la taglia ch'era sopra la Città di Castello, il qual era messer Ferrante de' Malatesti d'Arimino, con tutta sua gente cavalcò sopra Castiglione Aretino, che per tradimento gli si dovea rendere; il quale tradimento scoperto, e perduta la speranza, levarono gran preda, e feciono gran danno e arsione intorno, e per lo contado di Cortona, perché i Cortonesi erano scesi contra loro.
CCLXXXVII
Come si trassono de' grandi certe schiatte di Firenze.
Nel detto anno, a l'entrare di quaresima, si feciono in Firenze albitri sopra gli ordini, e statuti correggere e fare di nuovo. Intra l'altre cose che feciono si trassono del numero de' grandi e potenti X casati menimi e 'mpotenti di Firenze, e XXV schiatte de' nobili di contado, e recargli a popolo. Per certi fu lodato; ma per molti biasimato, però che delle schiatte di popolani possenti e oltraggiosi erano degni di mettere tra' grandi per bene di popolo.
CCLXXXVIII
Come Azzo Visconti di Milano prese il borgo San Donnino.
Nel detto anno, a dì XV di marzo, essendo i Parmigiani e' Piagentini ad assedio ad uno castello che si chiamava Castiglione, s'arrendéo loro a patti. E in quello stante Azzo figliuolo di Galeasso signore di Milano passò il fiume di Po con MD cavalieri per soccorrere il detto castello, ma non venne a tempo; ma in quello trattò d'avere il borgo a San Donnino, quale a dì XVIII di marzo gli s'arendéo, e iv'entro si dimorò co la maggiore parte di sua gente, faccendo grande guerra a' Piagentini, e a la gente de la Chiesa, e a' Parmigiani.
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