Poi a dì III di novembre quegli di messer Passerino valicarono la Scoltenna, e in parte ruppono il fosso, e valicarne di loro; ma per forza dal popolo di Bologna furono ripinti, e non poterono fornire il castello.
CCCXXVI
Di quello medesimo.
Veggendo messer Passerino e gli altri capitani che non poteano passare la raunata, feciono vista di partire l'oste, e gran parte tornarono a Modana; poi feciono vista di porre assedio al ponte a Santo Ambruogio. I Bolognesi lasciarono a la rotta del fosso i Romagnuoli e' Fiorentini, ch'erano da cavalieri, e vennono parte di loro cavalieri verso il ponte. Messer Passerino e sua gente avendogli spartiti, cavalcarono astivamente di là da la Scoltenna verso il castello, e' Bolognesi da la loro parte seguendo; ma prima di Bolognesi giunsono i loro nimici ov'era stata la rottura del fosso e più fiebole; e' Romagnuoli e' Fiorentini che v'erano a guardia mandando a la cavalleria di Bologna per aiuto, lentamente vi vennono. La gente di messer Passerino per forza valicarono il passo, e cominciarono la battaglia. I Bolognesi veggendo l'assalto poco ressono, ma incontanente si misono a la fugga, e que' cotanti che ressono, che furono i Romagnuoli e' cavalieri de' Fiorentini e usciti di Modana, furono malmenati, che più di CCCL a cavallo e più di MD a piè vi rimasono tra presi e morti. I Bolognesi piccolo danno v'ebbono a comparazione de la loro grande oste, che' cavalieri si fuggirono verso Bologna, e il popolo a le montagne e a' loro castelli; ma da XXVII de' buoni de la terra e la loro podestà vi rimasono presi, e messer Malatestino e quattro de' migliori usciti di Modana capitani.
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