IV
Del fallimento della compagnia degli Scali di Firenze.
Nel detto tempo, a dì IIII d'agosto, fallì la compagnia degli Scali e Amieri e figliuoli Petri di Firenze, la quale era durata più di CXX anni, e trovarsi a dare tra cittadini e forestieri più di IIIIc migliaia di fiorini d'oro; e fue a' Fiorentini maggiore sconfitta, sanza danno di persone, che quella d'Altopascio, però che chi aveva danari in Firenze perdé co·lloro; sì che da ogni parte il detto anno i Fiorentini sì di sconfitte, sì di mortalità, sì di perdita di possessioni arse e guaste, e sì di pecunia, ebbono grande persecuzione; e molte d'altre buone compagnie di Firenze per lo fallimento di quella furono sospette con grande danno di loro.
V
Come si murò il castello di Signa per gli Fiorentini.
Nel detto anno MCCCXXVI, dì XIIII del mese di settembre, i Fiorentini veggendo che 'l duca loro signore non era acconcio di fare oste né cavalcata contra Castruccio signore di Lucca in quello anno, sì ordinarono di riporre ed afforzare Signa e Gangalandi, acciò che 'l piano e contado da quella parte si potesse lavorare; e così fu fatto, e Signa fu murata di belle mura e alte, e con belle torri e forti, de' danari del Comune di Firenze, e fu fatta certa immunità e grazia a quale terrazzano vi rifacesse le case; e Gangalandi s'ordinò di riporre per me' la pieve scendendo verso l'Arno sopra capo al ponte: fecionsi i fossi, ma non si compié allora.
VI
Conta della prima impresa di guerra che 'l duca di Calavra fece con tra Castruccio.
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