Il re iscostandosi da messer Ugo per parlare a colui, un altro della compagnia... disse al detto messere Ugo, se volea scampare il seguisse; e così fece.
Incontanente dal Guales il traviarono per boschi di lungi bene XXX miglia; e lo re veggendosi così ingannato si dolfe molto, ma poco gli valse; che cortesemente fu menato egli e 'l Baldotto e gli altri ch'erano co·lloro presi. Come il conte sentì come lo re e sua compagnia erano presi, sì cavalcò in quella parte, e trovando traviato messer Ugo, andò in verso la casa di colui che l'avea preso; trovando, lo menò; e partito da' compagni, e' prese la moglie e' figliuoli, e minacciogli d'uccidere, o gl'insegnassono quegli ch'aveano messer Ugo. Quivi patteggiò e vollene il Gualese libbre M di sterlini. Incontanente il conte lo fece pagare per averlo. E ciò fatto, furono menati messer Ugo, e 'l Baldotto suo prete, e Sime di Radinghe presi con grandi grida e molti corni dinanzi a la reina, ch'era ad Eriforte; e poco appresso messer Ugo coll'armi sue a ritroso fue tranato, e poi impiccato, e poi tagliata la testa e squartato, e mandato ciascuno quartiere in diverse parti del reame, e ivi penduti, e le 'nteriora arse. E ciò fu del mese di novembre MCCCXXVI, a dì XXIIII. E per questo modo la valente reina si vendicò del suo nimico ch'avea guasto il re suo marito e tutto il reame. Lo re fu menato per lo conte di Lancastro a Gudistocco, e in quello castello fu tenuto cortesemente pregione; poi i baroni raunati a parlamento richiesono lo re ch'egli perdonasse a la reina e al figliuolo e a chiunque l'avea perseguito, e giurasse e promettesse di guidare il reame per consiglio de' suoi baroni; e se ciò non volesse fare, e' farebbono re Adoardo suo figliuolo.
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