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      E fatto il detto sermone, venne innanzi il vescovo che fu di Vinegia, e gridò tre volte al popolo se voleano per papa il detto frate Pietro; e con tutto che 'l popolo assai se ne turbasse, credendosi avere papa romano, per tema rispuosono in gridando che sì. E poi si levò ritto il Bavero, e letta per lo detto vescovo in una carta il decreto che a confermazione del papa si costuma, l'appellò il detto Bavero Niccola papa quinto, e diedegli l'anello, e misegli adosso il manto, e puoselo a·ssedere da la mano diritta di costa a sé; e poi si levarono, e con grande trionfo entrarono nella chiesa di Santo Pietro; e detta la messa, con grande festa n'andarono a mangiare. Di questa lezione e confermagione del detto antipapa la buona gente di Roma forte si turbarono, parendo loro che 'l detto Bavero facesse contra fede e la santa Chiesa; e sapemmo poi di vero da la sua gente medesima, che quegli ch'erano savi, parve loro ch'egli non facesse bene; e molti per la detta cagione mai poi non gli furono fedeli come prima, spezialmente quegli de la bassa Alamagna ch'erano co·llui.
     
      LXXIV
     
     
      Come la città d'Ostia fu presa per le galee del re Ruberto.
     
      Il sequente dìe che fue fatto l'antipapa XIIII galee armate del re Ruberto entrarono in Tevero, e presono la città d'Ostia con grande danno de' Romani; e alquante de le dette galee vennono su per lo fiume del Tevero infino a Santo Paolo, scendendo in terra, e ardendo case e casali, e levando grande preda di gente e di bestiame; onde i Romani molto isbigottirono, gittando molte rampogne al signore.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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