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      XCI
     
     
      Come gli usciti di Genova presono Volteri e riperdero.
     
      Nel detto anno, a dì VI di giugno, gli usciti di Genova ch'erano in Saona presono per forza il castello di Volteri presso a Genova, mettendo a morte chiunque vi trovarono dentro, ma poco il tennono, che' Genovesi v'andarono ad oste per terra e per mare, e riebbollo a patti.
     
      XCII
     
     
      Come quegli di Pavia rubarono la moneta che 'l papa mandava a' suoi cavalieri.
     
      Nel detto anno, a l'entrante di luglio, vegnendo da corte da Vignone la paga de' soldati che·lla Chiesa tenea col suo legato in Lombardia, i quali danari erano in quantità di LXm fiorini d'oro a la guardia di CL cavalieri, passando per lo contado di Pavia di qua dal fiume di Po, le masnade di Pavia ribelli della Chiesa, fatta posta della venuta de la detta moneta, e messisi in aguato, essendo passati parte de la detta scorta, sì assalirono il rimanente e misongli in rotta, e presono parte del tesoro, che furono più di XXXm fiorini d'oro, sanza i pregioni e cavagli e somieri e arnesi.
     
      XCIII
     
     
      Come la gente del re Ruberto presono Alagna.
     
      Nel detto anno, a l'entrante di luglio, la gente del re Ruberto in quantità d'ottocento cavalieri, ond'era capitano il dispoto di Romania nipote del detto re, e il conte Novello di quegli del Balzo, presono e entrarono per forza ne la città d'Alagna in Campagna col favore de' nipoti che furono di papa Bonifazio, e cacciarne con battaglia tutti i seguaci del Bavero, il quale si facea chiamare imperadore, onde fu grande favore al re Ruberto, e il contradio al detto Bavero.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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