Pagina (497/616)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il castello era assai forte di sito, e parte murato per Castruccio e parte steccato e affossato, e con torri e bertesche di legname; ma era d'uno grande giro e porpreso, e dentro v'avea L cavalieri e da VIIc uomini a piè, che bisognava a la guardia due cotanti gente. Messer Filippo capitano de' Fiorentini fece tutti i cavalieri scendere a piè, e a ciascuno conastabole aggiunse pedoni con pavesi e balestra e raffi e stipa e fuoco, e a ciascuno diede la sua posta intorno al castello; e da più di XX parti a uno suono di trombe e nacchere il fece assalire e combattere; la quale battaglia fue aspra e dura e sostenne da la mattina a ora di nona. Ma a la fine per lo grande porpreso e per la prodezza de' nostri cavalieri in più parti vinsono la battaglia con grande danno di que' d'entro e entrarono per forza dentro a la terra e puosono le bandiere. Gli altri de la terra veggendo entrati i nimici dentro, abbandonarono le loro poste e la terra, e fuggirono, chi poté, nel girone de la rocca, e l'altra gente entrò poi ne la terra, e corsolla e rubarla tutta, e di gran preda la spogliarono; e ciò fu a dì XVI del mese di settembre del detto anno. E la rocca si tenne poi VIII giorni, avendovi ritti mangani e difici, i quali gli consumavano dì e notte, e eranvi con grande fame e difetto di vittuaglia per la molta gente che v'erano rifuggiti de' terrazzani. A la fine s'arendé la rocca e 'l girone a patti, salve le persone e ciò che se ne potessono portare. E ebbono i soldati che v'erano dentro per menda di loro cavagli MCC fiorini d'oro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





Castruccio Filippo Fiorentini