E fatte le dette recate, ne la sala de' priori si congregarono i priori e' gonfalonieri a l'entrante del mese di dicembre, e co·lloro i XII buoni uomini consiglieri, e con cui i priori faceano le gravi diliberazioni, e con XVIIII gonfalonieri de le compagnie, e due consoli di ciascuna delle XII arti maggiori, e VI arroti fatti per gli priori e per gli detti XII consiglieri per ciascuno sesto, sì che in tutto furono in numero di LXXXXVIII; e messo ciascuno uomo recato a scruttino segreto di fave bianche e nere, ricolte per due frati minori e due predicatori e due romitani, forestieri savi e discreti, e parte di loro a vicenda stavano nella camera a ricogliere le fave e a noverarle; e chiunque avea LXVIII boci, cioè LXVIII fave nere, era aprovato per priore e messo in segreto rigistro scritto, il quale rimase apo i frati predicatori, e in una piccola cedola sottile iscritto il nome e sopranome suo, e messo in una borsa a sesto a sesto come venia; e quelle borse messe in uno forziere serrato a tre chiavi, e mandato nella sagrestia de' frati minori; e l'una chiave teneano i frati conversi di Settimo, che stavano a la camera dell'arme de' priori, e l'altra il capitano del popolo, e l'altra il ministro de' frati. E quando finiva l'uficio de' priori de' due in due mesi, anzi loro uscita il meno per III dì, i vecchi priori col capitano sonando e raccogliendo il consiglio facevano venire il detto forziere, e in presenza del consiglio s'apriva, e a sesto a sesto s'aprieno le dette borse, mischiando le bollette, e poi traendole in aventura; e quegli ch'era tratto era priore, oservando il divieto ne la persona di quegli ch'era due anni, che più non potea essere infra 'l tempo; e il figliuolo, padre, o fratello di quegli avea divieto uno anno; e la casa ond'era VI mesi.
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Settimo
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