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      CXIII
     
     
      Come l'antipapa con suoi cardinali entrò ne la città di Pisa e predicò contro a papa Giovanni.
     
      Nel detto anno, a dì III di gennaio, l'antipapa di su detto, frate Piero di Corvara, entrò in Pisa a modo di papa con suoi VII cardinali fatti per lui, al quale per lo Bavero detto imperadore e da sua gente e da' Pisani fu ricevuto con gran festa e onore, andandogli incontro il chericato e' religiosi di Pisa e' laici col detto Bavero con grande processione a piè e a cavallo, con tutto che quegli che 'l vidono dissono che parea loro opera isforzata e non degna, e la buona gente e' savi di Pisa molto si turbarono, non parendo loro ben fare, sostegnendo tanta abbominazione. E poi a dì VIII del detto mese di gennaio il detto antipapa predicò in Pisa e diede perdono, come potea, di colpa e di pena, chi rinnegasse papa Giovanni, e tegnendolo per non degno papa, confessandosi de' suoi peccati infra gli otto dì, e confermando la sentenzia che 'l detto Bavero avea data contro a papa Giovanni per la predica di frate Michelino, come dicemmo adietro.
     
      CXIV
     
     
      Di certe cavalcate che la gente che 'l capitano del re Ruberto co la gente de' Fiorentini feciono sopra il contado di Pisa.
     
      Nel detto tempo, a dì X di gennaio, essendo il Bavero in Pisa con tutta sua forza, messere Beltramone del Balzo capitano della gente del re Ruberto essendo in Samminiato a le frontiere colla sua gente e con quella de' Fiorentini, in numero di M a cavallo e gente a piè assai, cavalcarono in sul contado di Pisa per la Valdera infino a ponte di Sacco, e levarono grande preda di gente, e di bestiame, e arsono tutto il paese, e stettonvi due dì e una notte, né però la gente del Bavero non uscirono di Pisa per soccorrere il loro contado, dicendo il Bavero a' Pisani, se volessono che cavalcassono, dessono danari a' suoi cavalieri; onde molto fu ripreso e tenuto a vile da la buona gente di Toscana.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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