E ciò fatto, a dì V di luglio vegnente la detta oste de la Chiesa venne sopra la città di Modana, per la qual cosa, come avea fatto Parma e Reggio, e in quella forma, i Modanesi s'arrenderono al legato.
CXXXI
Come il legato di Toscana co' Romani fece oste sopra Viterbo.
In quello medesimo tempo il legato di Toscana, il quale era a Roma, fece co' Romani e con altro suo podere oste sopra la città di Viterbo, perch'era ribella a' Romani e a la Chiesa, e signoreggiavasi per tiranno, e quella guastarono intorno, e presono più castella de le loro, ma la città non poterono avere.
CXXXII
Come i Pisani cacciarono di Pisa il vicaro del Bavero e le sue masnade.
Nel detto anno, del mese di giugno, i Pisani sentendo che 'l Bavero era rimaso in Lombardia per non tornare al presente in Toscana, e dispiacendo loro la sua signoria, e ancora per le novità e mutazioni de la città di Lucca, sì ordinarono col conte Fazio il giovane di cacciare il vicario del Bavero, ch'era messer Tarlatino di quegli da Pietramala d'Arezzo, e tutti i suoi uficiali, e feciono venire in Pisa da la città di Lucca messer Marco Visconti con certe masnade de' cavalieri de la compagna del Cerruglio nimici del Bavero, e uno sabato sera feciono levare la terra a romore e armare il popolo e' cavalieri di messer Marco, e tutti trassono a casa il conte Fazio, e tagliarono il ponte a la Spina, e misono fuoco nel ponte nuovo, e armarono e barrarono il ponte vecchio ch'è sotto le case del conte, acciò che le masnade del Bavero le quali erano in Pisa a petizione del suo vicario non potessono passare né correre il quartiere di Quinzica dov'era il conte co la forza sua e del popolo.
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