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      E vedendo il detto Bavero che 'l suo proponimento non gli era venuto fatto, a dì VIIII di dicembre seguente si partì di Parma con ambasciadori de' maggiori caporali di Parma e di Reggio e di Modana, e andonne a Trento per parlamentare con certi baroni de la Magna e co' tiranni e signori di Lombardia, per ordinare al primo tempo d'avere nuova gente e forte braccio per venire sopra la città di Bologna, e per torre il contado di Romagna a la Chiesa. E stando al detto parlamento, ebbe novelle de la Magna com'era morto il dogio d'Osterichi, eletto che fu a re de la Magna e istato suo aversario, incontanente lasciò tutto il suo esordio d'Italia e andonne in Alamagna, e poi non passò di qua da' monti.
     
      CXLVI
     
     
      Come la città di Bologna volle essere tradita e tolta al legato cardinale per lo Bavero.
     
      Nel detto anno, del mese d'ottobre, cospirazione fu fatta nella città di Bologna per torla e rubellarla al detto legato cardinale, che dentro v'era per la Chiesa; e a·cciò era capo Ettor de' conti da Panigo con ordine de' Rossi da Parma, perché 'l detto legato tenea in pregione Orlando Rosso per lo modo che dicemmo adietro. E a questo trattato teneano l'arciprete di Bologna de la casa de' Galluzzi, e messer Guido Sabatini, e più altri grandi e popolari di Bologna, dispiacendo loro la signoria del legato. E co·lloro tenea mano Alberghettino de' Manfredi, il qual'era per lo legato levato di sua signoria di Faenza, e tenealo in Bologna intorno di sé a' suoi gaggi. E era l'ordine che 'l Bavero detto imperadore, il quale era venuto da Pavia a Parma colle sue forze, come nel capitolo dinanzi dicemmo, dovea venire a Modana e fare cavalcare parte di sua gente in Romagna; per la qual cavalcata con ordine del detto Alberghettino doveano fare rubellare Faenza e mettervi la detta cavalleria; e come le masnade della Chiesa per la detta venuta del Bavero e cavalcata di sua gente fossono uscite di Bologna per andare a le frontiere, come per lo legato era ordinato, si dovea levare la città di Bologna a romore per quegli caporali che guidavano il trattato, e loro seguaci; e il detto Ettor da Panigo con Guidinello da Montecuccheri con grande quantità di fanti e masnadieri a piè doveano al giorno nomato venire dalle montagne in Bologna con quegli cittadini ch'aveano fatta la congiura, e con loro séguito, ch'erano molti, cacciarne i·legato e sua gente, e mettervi dentro il Bavero co le sue genti.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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