E girava la detta impresa e guardia de' Fiorentini da XIIII miglia; che fu tenuta grande cosa e ricca impresa a chi la vide, che fummo noi di quegli. Che certo la bastita e la cinta de' fossi e di steccati che si legge fece Giullo Cesare al castello d'Aliso in Borgogna, ch'ancora si vede il porpreso, non fu maggiore né così grande, come quello che' Fiorentini feciono intorno a Montecatini. Lasceremo alquanto de' fatti de' Fiorentini e dell'assedio di Montecatini per raccontare altre novità state in questi tempi inn-altri paesi, ritornando poi assai tosto a nostra materia, come i Fiorentini ebbono per fame il detto Montecatini.
CLIII
Come il maliscalco de la Chiesa e gente del re Ruberto furono sconfitti presso de la città di Modana da' Modanesi.
Nel detto anno MCCCXXX, a dì XXIIII d'aprile, tornando da Reggio messer Beltramone e messer Ramondo del Balzo, e messer Galeasso fratello del re Ruberto bastardo, ch'erano in Lombardia per lo detto re al servigio de la Chiesa, e 'l maliscalco de la Chiesa e del legato con molta buona gente d'arme in quantità di VIc cavalieri, i quali erano al servigio del legato ch'era in Bologna, credendo avere la villa di Formigine presso a Modana a VI miglia, com'era loro promessa per tradimento, sentendo ciò il signore di Modana, la notte dinanzi cavalcò col popolo di Modana, e con CCC cavalieri a la detta terra di Formigine. E la mattina trovandosi ingannati la detta gente de la Chiesa, e sentendo la venuta di quegli di Modana, temettono che non fosse aguato di più grossa gente che non erano, e ridussonsi schierati in su uno prato assai presso de la terra; e non s'avidono che 'l detto prato era affossato e impadulato d'intorno.
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