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      Il Boemino, povero di moneta e cupido di signoria, accettò e prese la detta signoria, e sanza altro consiglio; e co' detti ambasciadori vi mandò CCC cavalieri, e poi incontanente apresso si mise al cammino, e giunse in Brescia con IIIIc cavalieri a dì XXXI d'ottobre MCCCXXX, e da' Bresciani fu ricevuto a grande onore come loro signore. E poco stante lui in Brescia, la città di Bergamo era in grande divisione, e combattiensi insieme i cittadini; una de le parti, che si chiamavano i Collioni, mandò al detto re Giovanni ch'egli mandasse per la terra, il quale vi mandò il suo maliscalco con CCC cavalieri, e fugli data l'entrata della terra, e caccionne la parte di..., e rimase al re Giovanni la signoria. La quale venuta in Italia del detto re Giovanni fece grande mutazione e rivoluzione, come per innanzi leggendo di suoi processi faremo menzione.
     
      CLXVIII
     
     
      D'uno grande diluvio d'acqua che fu in Cipri e in Ispagna.
     
      Nel detto anno MCCCXXX, del mese di novembre, nell'isola di Cipri piovve quasi al continuo XXVIII dì e le notti; la qual cosa stata disusata e isformata, né mai ricordata in quello paese, per l'abondanza di quella piova crebbono sì le riviere scendendo da le montagne, che giunte a la città di Niccosia e a quella di Limisa, tutto che di loro natura siano di poca acqua, crebbono tanto che quelle città tutte allagarono diversamente, e molte case di quelle rovinaro, e tra in quelle due città e castella e maserie dell'isola vi morirono per la somersione del diluvio più di VIIIm persone.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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