E ciò fatto, per tema di loro parenti, ch'erano i Rossi di Firenze e altri possenti e grandi di Firenze, feciono popolo, e diedono poi la guardia de la terra di Colle al Comune e popolo di Firenze per più anni, chiamando podestà e capitano fiorentino. Della qual cosa i Fiorentini furono contenti, però ché 'l detto capitano tiranneggiava in Firenze con certi grandi, e al tempo del caro fu molesto al popolo di Firenze di fare divieto e non lasciare venire vittuaglia a Firenze, e era amico di Castruccio tutto si tenesse Guelfo.
CLXXV
Quando si cominciarono le porte del metallo di Santo Giovanni, e si compié il campanile de la Badia di Firenze.
Nel detto anno MCCCXXX si cominciarono a fare le porte del metallo di Santo Giovanni molto belle e di maravigliosa opera e costo, e furono formate in cera, e poi pulite e dorate le figure per uno maestro Andrea Pisano, e gittate furono a fuoco di fornello per maestri viniziani. E noi autore per l'arte de' mercatanti di Calimala, guardiani dell'opera di Santo Giovanni, fui uficiale a far fare il detto lavorio. E il detto anno s'alzò e compié il campanile della Badia di Firenze, e per noi fu fatto fare a priego e a istanzia di messer Giovanni degli Orsini di Roma, cardinale e legato in Toscana e signore de la detta Badia, e della sua entrata di quella Badia.
CLXXVI
Di certi miracoli che furono in Firenze.
L'anno MCCCXXXI morirono in Firenze due buoni e giusti uomini e di santa vita e conversazione e di grandi limosine, tutto che fossono laici. L'uno ebbe nome Barduccio, e soppellìsi in Santo Spirito a·luogo de' frati romitani; e l'altro ebbe nome Giovanni.
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