CLXXXII
Come papa Giovanni ricomunicò i Milanesi e' Marchigiani.
Nel detto anno, a dì IIII di giugno, papa Giovanni apo Vignone ricomunicò i Milanesi e' Marchigiani, i quali erano stati sì lungamente iscomunicati e in contumacia di santa Chiesa per molti falli fatti contro a la Chiesa, come adietro è fatta menzione; e ciò fece il papa a petizione del legato di Lombardia, l'una per rompere la lega già cominciata tra' Lombardi, e l'altra perché i Marchigiani fossono riverenti al legato, che 'l n'avea fatto marchese e signore.
CLXXXIII
Di fuochi che s'apresono nella città di Firenze in questo anno.
Nel detto anno, a dì XXIII di giugno, la notte de la vilia di santo Giovanni s'apprese fuoco in sul ponte Vecchio dal lato di là, e arsono tutte le botteghe, che v'erano da XX, con grande danno di molti artefici, e morirvi due garzoni, e in parte arsono delle case di San Sipolcro della magione dello Spedale. E poi, a dì XII di settembre la notte vegnente, s'aprese fuoco a casa Soldanieri da Santa Trinita in certe case basse di legnaiuoli e di maliscalco, le quali case erano a lo 'ncontro della via di Porta Rossa, e morirvi VI persone, che per lo 'mpetuoso fuoco del molto legname e stalle non poterono scampare. E poi a dì XXVIII di febbraio la notte vegnente s'apprese fuoco nel palagio del Comune, ove abita la podestà, e arse tutto il tetto del vecchio palazzo e le due parti del nuovo dalle prime volte in su. Per la qual cosa s'ordinò per lo Comune che si rifacesse tutto in volte infino a' tetti.
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