I Sanesi richiesono i Fiorentini d'aiuto, e ch'eglino mandassono a Siena le loro masnade per volere combattere co' Pisani quand'erano sopra loro. I Fiorentini nol vollono loro dare per non rompere pace a' Pisani, e per dubbio de' Fiorentini e di loro mercatantie ch'erano in Pisa; onde i Sanesi presono grande isdegno contra i Fiorentini, e tutta l'onta e vergogna e danno ricevuto da' Pisani si riputarono avere ricevuto da' Fiorentini, perché non gli aveano soccorsi.
CCXII
Come il figliuolo del re Giovanni venne a Lucca, e come il detto re Giovanni tornò in Lombardia.
Nel detto anno, in calen di gennaio, Carlo figliuolo del re Giovanni venne di Parma a Lucca, e da' Lucchesi gli fu fatto grande onore sì come a·re e a·lloro signore, ma poco vi dimorò in Lucca: ma innanzi ch'egli si partisse volle da' Lucchesi XLm fiorini d'oro, ma a la fine con grande fatica e renzione de' cittadini n'ebbe XXVm; sì che la festa che' Lucchesi feciono della sua venuta tornò loro in amarore e danno. E ciò fatto, il detto Carlo si tornò in Lombardia per vedere il re Giovanni suo padre, il quale tornava di Francia, ed era venuto a Torino all'uscita di gennaio col conastabole del re di Francia, e col conte d'Armignacca, e con quello di Forese, e col maliscalco di Mirapesce, e più altri signori e baroni, e con un fioretto di VIIIc cavalieri eletti di Francia e di Borgogna e di Valdirodano. E dissesi ch'avea avuto da·re di Francia o in dono overo in presto Cm fiorini d'oro. E giunse in Parma a dì XXVI di febbraio, e là si trovò col figliuolo con più di IIm buoni cavalieri, sanza Vc che di sua gente avea nella città di Lucca.
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