Come il re di Spagna il seppe, incontanente v'andò a oste con tutto suo podere, e avrebbelo riavuto assai tosto, perché ancora non era bene fornito per lo sùbito soccorso del re di Spagna, se non che, come piacque a Dio, per fortuna di mare il navilio del re di Spagna partito di Sibilia col foraggio e fornimento dell'oste soprastette più giorni, onde l'oste de' Cristiani ebbe grande soffratta di vittuaglia, e per necessità gli convenne partire; e se i Saracini di Granata l'avessono saputo, non ne campava uomo, che non fosse morto o preso. E partita la detta oste, III dì appresso vi giunse il detto navilio col fornimento, ma il soccorso fu invano. E così aviene sovente de' casi della guerra, come dispone Idio per le peccata.
CCXXI
Come il re Adoardo il giovane sconfisse gli Scotti a Vervicche.
Nel detto anno, a dì XVIIII di luglio, essendo il re Adoardo il giovane d'Inghilterra con grande oste d'Inghilesi e d'altra gente sopra la città, overo terra, di Vervicche, ch'è a' confini tra l'Inghilterra e la Scozia, gli Scotti per soccorrere la terra vi vennono col loro re, ch'avea nome Davit, figliuolo che fu del valente Ruberto di Brus re di Scozia, onde adietro è fatta menzione, e con tutto loro isforzo degli Scotti, i quali sanza indugio s'affrontarono a battaglia con gl'Inghilesi. E per la buona cavalleria ch'avea il re d'Inghilterra, e di Fiandra e di Brabante e d'Analdo, onde fu capitano messer Amerigo di Bielmonte, mise gli Scotti in isconfitta; e rimasonvi tra morti e presi più di XXVm uomini, ch'erano quasi tutti a piè. E avuta il re d'Inghilterra la detta vittoria, pochi dì apresso gli s'arendé la terra di Vervicche liberamente.
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