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      E però è follia a' prencipi di mettersi a sì fatte cerche disarmati, che mettono a pericolo loro e tutta loro oste. Ma per la morte del Dalfino i suoi baroni e cavalieri non abandonarono l'assedio, ma come franchi e valenti, tanto vi stettono ch'ebbono il castelletto per forza, e quanti dentro vi trovarono tutti gli manganarono fuori delle mura; e poi corsono il paese e terre di Savoia sanza contasto niuno. Apresso lui fu fatto Dalfino messer Uberto suo fratello, il quale era a Napoli col re Ruberto suo zio, il quale venuto in suo paese per consiglio di papa Giovanni e del re Ruberto, per cagione che 'l re di Francia domandava al papa di volere il reame di Vienna e d'Arli, sì si pacificò col conte di Savoia, perché il re di Francia non gli signoreggiasse.
     
      CCXXIII
     
     
      Come il re d'Ungheria venne a Napoli, e il figliuolo isposò la figlia del duca di Calavra.
     
      Nel detto anno, l'ultimo dì di luglio, Carlo Umberto re d'Ungheria con Andreas suo secondo figliuolo con molta baronia arrivaro alla terra di Bestia in Puglia, e loro venuti a Manfredonia, da messer Gianni duca di Durazzo e fratello del re Ruberto con molta baronia furono ricevuti a grande onore, e conviati infino a Napoli; e là vegnendo, il re Ruberto gli si fece incontro infino a' prati di Nola, basciandosi in bocca con grandi acoglienze, e ordinovisi e fecesi fare per lo re una chiesa a onore di nostra Donna per perpetua memoria di loro congiunzione. E poi giunti in Napoli, si cominciò la festa grande, e fu molto onorato il re d'Ungheria dal re Ruberto, il quale era suo nipote, figliuolo che fu di Carlo Martello primogenito del re Carlo secondo, il quale per molti si dicea ch'a·llui succedea il reame di Cicilla e di Puglia; e per questa cagione parendone al re Ruberto avere coscienza, e ancora perch'era morto il duca di Calavra figliuolo del re Ruberto; e nonn-era rimaso di lui altro che due figliuole femmine, né·re Ruberto non avea altro figliuolo maschio, innanzi che 'l reame tornasse ad altro lignaggio sì volle il re Ruberto che dopo lui succedesse il reame al figliuolo del detto re d'Ungheria suo nipote.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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