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      Ancora c'è un'altra cosa: poco sarebbe riconoscere i peccati, se quello non si propone a schifare per inanzi quelli. In quello caso nonn·è da dubitare che colui che pregherà per perdonanza quella con orazioni impetri, e così acquisti la divina grazia, e schiferàe la rigidezza del iudicio, sì come per lo savio Salamone si dice: "Figliuolo, tu peccasti, or non vi arrogere più; ma priega de li passati peccati, ch'elli ti sieno dimessi". Noi leggiamo d'altre cittadi, le quali per li loro gravi peccati con ampia vendetta diceano esere disfatte, essere riserbate, e rivocata la sentenzia per penitenzia e per orazioni. Al tempo d'Arcadio Imperadore volendo Idio fare paura alla città di Gostantinopoli, e spaurendola per amendarla, revelòe a uno fedele uomo che quella città dovea perire per fuoco da cielo. Costui lo manifestòe al vescovo, e 'l vescovo il predicò al popolo. La città si convertìe in pianto di penitenzia, siccome già fece l'antica Ninive. Venne il dìe che Idio avea minacciato, e ecco di verso levante una nuvola con puzzo di solfo, e stette sopra la cittade, acciò che li uomini non pensassono che colui ch'avea così detto fosse per falsitade ingannato; e fuggendo li uomini a la chiesa, la nuvola cominciò a scemare, e a poco a poco si disfece, e il popolo fue fatto sicuro. Siccome Agostino nel detto sermone introduce: "Secondo questo Idio per bocca di profeta avea avanti detto che·lla ismisurata città di Ninive si dovea disfare; e troviamo che essa fue deliberata per asprezza di penitenzia, e per grido d'orazione, né da la penitenzia e d'adorare non siano di lungi le limosine loro salutevoli compagne, secondo il consiglio di Daniello dato a Nabocodonosor, che con elimosine ricomperasse le sue peccata, e ratemperasse la sentenzia di Dio contra lui pronunziata". Aguardiamo insieme dunque lo spaventevole giudicio, e pensiamo di cercare il remedio, ma schifiamo il rimanente che è da temere; per le quali cose non le nostre parole, ma quelle del Salvatore profferiamo in mezzo; e elli disse: "Or pensate voi che quelli XVIII sopra li quali cadde la torre in Siloe e uccisorli fossono colpevoli sanza tutti li altri abitanti in Ierusalemme?


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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