Per la qual cosa que' da Milano cavalcaro sopra la città di Piagenza; e quelli di Verona e di Mantova sopra Parma e Reggio; e' marchesi da Ferrara sopra Modona; e la nostra gente ch'erano in Valdinievole corsono sopra Buggiano. E poi, a dì VIII di gennaio, quelli di Lucca corsono sopra Ficecchio e Santa Croce, e levaro grande preda di bestie grosse, e rincominciossi la guerra. E poi, a dì XXIII del mese di febbraio apresso, essendo cavalcati IIIIc cavalieri di quelli della lega di Lombardia sopra Parma e Reggio, furono sconfitti presso al castello di Correggio da quelli di Parma e da la gente del legato, e rimasevi preso Ettor de' conti da Panago e più altri conostabili.
VI
Come il legato perdéo Argenta, e poco apresso fu cacciato di Bologna.
Nel detto anno, a dì VII di marzo, essendo i marchesi da Ferrara co·lloro oste stati a l'assedio della terra d'Argenta più mesi, nella quale era la gente della Chiesa e del legato, l'arcivescovo d'Ambruno mandato per lo papa in Lombardia, volle essere a parlamento co' collegati di Lombardia a Peschiera, e in quello richiese per lo papa tre cose: che lega più non fosse, promettendo pace onorevole per li collegati; la seconda, che si levasse l'oste da Argenta; la terza che i marchesi dovessono liberare il conte d'Armignacca e li altri pregioni sanza costo. Fu risposto per messer Mastino per bocca d'uno delli ambasciadori di Firenze che·lla lega non si potea partire; ma in caso che Parma rimanesse libera alla Chiesa, si cesserebbe l'oste ordinata.
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