La quale cosa fue revelata a messer Mastino per uno suo antico conestabole ch'era di quella giura; per la qual cosa il tradimento non venne fatto, e furonne alquanti presi e guasti, e partirsi de l'oste XXVII bandiere de' detti Tedeschi, e andarne in Parma; onde l'oste fue tutta scerrata, e que' tiranni e segnori si tornaro i·lloro terre con grande sospetto e paura di loro persone di non esere o presi o morti da' loro soldati; e ciò fu a dì VII di giugno del detto anno. Per la detta cavalcata de la lega di Lombardia, com'era ordinato, messer Beltramone dal Balzo capitano di guerra de' Fiorentini con VIIIc cavalieri cavalcò sopra 'l contado di Lucca, e guastò Buggiano e Pescia con intendimento d'andare infino a Lucca; e dovevavisi fermare l'oste, e crescervi gente a cavallo e a piede per li Fiorentini; e la lega di Lombardia ferma a Parma doveano mandare a la detta oste di Lucca inn-aiuto de' Fiorentini Vc cavalieri. Ma le genti ordinano le cose, e Dio le dispone: che per la detta novità de' Tedeschi fatta in Lombardia ogni ordine de l'assedio di Parma e di Lucca tornò in vano, e la nostra gente d'arme col capitano si tornò in Pistoia.
IX
Di certe reliquie sante che vennero in Firenze.
Nel detto anno, a dì XIII d'aprile, furo mandate in Firenze delle reliquie di santo Iacopo e di santo Alesso, e alquanto del drappo che vestì Cristo, per procaccio d'uno monaco fiorentino di Valombrosa di santa vita, il quale le procacciò in Roma da' suo' segnori. E venute in Firenze, furono ricevute a grande processione di cherici, e furonvi i priori e l'altre segnorie e molta buona gente di Firenze, e con grande devozione furono messe ne l'altare di Santo Giovanni.
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