Ma poi l'aprile vegnente il detto Niccolao di Poggio rendé Pietrasanta a meser Mastino de la Scala, che tenea già Lucca, per XIm fiorini d'oro, mandandone fuori le masnade de' Fiorentini; ma non compié l'anno apresso, che meser Mastino fece pigliare il detto Niccolao in Lucca, e opponendoli trattava co' Fiorentini, e tolseli i detti danari e più; e così il traditore dal traditore fu tradito giustamente.
XXXIII
Di grande corruzzione di vaiuolo che fue in Firenze.
Nel detto anno e istate fue in Firenze una grande corruzzione di male di vaiuolo, che tutti i fanciulli di Firenze e del contado ne fuoro maculati diversamente; per la quale malatia più di IIm ne falliro per morte in Firenze tra maschi e femine. Dissesi per alcuni strolagi e naturali, che la congiunzione di Marte e di Saturno nel segno de la Libra, e il Giove a·lloro opposizione nell'Ariete, ne fu cagione.
XXXIV
Come si rubellò Grosseto a' Sanesi, e poi il riebbono per danari.
Nel detto anno, a dì XXVIII di luglio, essendo Batino segnore di Grosseto per tirannia, sì come il più possente cittadino di quella, stato più tempo in Siena a' confini e quasi in cortese pregione (però che i Sanesi li aveano tolto Grosseto tortevolemente e a inganno, e in Siena il teneano per paura) il detto Batino si partì celatamente di Siena, e rubellò Grosseto. Per la qual cosa a' Sanesi surse assai guerra in picciol tempo, per la qual cosa i Sanesi incontanente feciono oste a Grosseto con molto dispendio e mortalità di loro gente per lo pestilenzioso luogo.
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