E essendo ad oste infino a dì VIII di novembre, per certo falso trattato di que' d'entro fu data a' Sanesi una porta de la città, e rotto alquanto del muro; e intrato dentro il conte Marcovaldo de' conti Guidi loro capitano di guerra con più di CCC uomini, com'era ordinato, fuoro rinchiusi e quasi tutti presi; e di grande aventura scampòe il conte. E raforzata l'oste de' Sanesi, Batino essendo andato a Pisa per soccorso, da' Pisani ebbe aiuto de' cavalieri, e ancora per suoi danari soldò cavalieri, sì che menò i·Maremma Vc cavalieri, e francamente levò da oste i Sanesi e villanamente, che lasciaro tutto il loro campo e arnesi, e misonsi in fuga. E poi co' detti cavalieri corse Batino tutte le terre de' Sanesi di Maremma infino al bagno a Petriuolo, levando grandi prede; e ciò fu a dì XXVI di novembre del detto anno. Ma poi i Sanesi trattarono acordo col detto Batino, e promisonli Xm fiorini d'oro, e elli rendesse loro Grosseto, a dì XXVI di luglio MCCCXXXVI; ma rupporli dislealmente la 'mpromessa, che non li pagaro che·lla prima paga di Vm fiorini d'oro; e così fue ingannato il tiranno tirannescamente.
XXXV
Come i Sanesi per inganno presono la città di Massa, e ruppono pace a' Pisani.
Ancora nel detto anno tegnendo i Fiorentini la guardia della città di Massa in Maremma per l'acordo fatto da' Pisani a' Sanesi per lo vescovo di Firenze, come adietro facemo menzione, l'anno MCCCXXXIII, e essendovi per podestà Teghia di meser Bindo de' Bondelmonti e per capitano Zampaglione de' Tornaquinci, la setta de' cittadini ch'amavano i Sanesi, e per loro trattato, cominciarono il romore e battaglia nella città, e abarrarsi ne la terra; e la parte de' Sanesi s'accostaro col detto Zampaglione loro capitano, e dissesi per corruzzione di moneta.
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