La quale cospirazione partorì romore e battaglia cittadina, che a dì XI di novembre del detto anno i detti de' Gualandi e' loro seguaci con armata mano assalirono la podestà di Pisa e cacciarlo di Pisa e rubarlo, e arsono tutti li atti e scritture di Comune, e ruppono le pregioni e liberaro i presi. E poi ne la piazza di San Sisti tutto il dì combattero li anziani e il conte e il popolo di Pisa, ch'erano raunati armati in su la piazza de li anziani. E non potendo resistere al popolo si ridussero la sera al capo del ponte a la Spina a la porta de le Piagge, e quivi s'aforzaro con barre e serragli aspettando il loro soccorso da Lucca da messer Piero Rosso, il quale mandava loro CCCC cavalieri e popolo assai; e già erano presso del castello d'Asciano; sentendolo il conte e il popolo dubitando loro venuta afrettaro la battaglia la notte con fuoco mettendo e con molto saettamento, e promettendo a' loro soldati tedeschi e italiani paga doppia; i quali gran parte scesi de' cavalli manescamente combattero, e per forza d'arme la notte medesima cacciarono i rubelli de la città; che s'avessero indugiato il romore, o sostenuto la notte infino a la mattina che il loro soccorso da Lucca fosse giunto a Pisa, elli avrebbono vinta la città, e messer Mastino n'era segnore. Sentendosi la novella in Firenze, i Fiorentini mandaro incontanente CCC cavalieri di loro masnade a Montetopoli in servigio del conte e delli anziani di Pisa per soccorrella: per lo sùbito riparo non bisognaro, ringraziandone per loro ambasciadori molto i Fiorentini; con tutto che per la loro ingratitudine poco tempo il tennero a mente i Pisani, come per inanzi leggendo si troverà. Poi i Pisani a dì XV di dicembre fecero il conte Fazio loro capitano di guerra, e crebbono le masnade de' soldati infino D e Vc a piè a la guardia de la terra, e isbanditi per ribelli i loro nemici, e disfecero i beni loro, i quali se n'andaro a Lucca; e aforzaro i Pisani di fossi e di steccati Quinzica e 'l borgo di San Marco, e la porta a le Piagge e il ponte a la Spina di ponti e catene, e tagliarono le vie di Lucca, e fecionvi bertesche e ponti e levatoi assai.
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