E maggiormente perché il detto re di Francia avea ritenuto Davit in qua adietro re di Scozia suo rubello, e datogli aiuto e favore di gente e di moneta alla guerra di Scozia contro al detto re Aduardo, per la qual cosa il detto re Aduardo, ritenne poi mesere Uberto d'Artese della casa di Francia rubello e nimico del detto re Filippo. Onde al re di Francia maggiormente monta lo sdegno diponendo il suo saramento e impromessa del santo passaggio d'oltremare, come adietro facemmo menzione, cominciando il re di Francia al detto re d'Inghilterra grande guerra in Guascogna, e faccendogli ricominciare guerra inn-Iscozia e in mare, faccendo venire galee di Genovesi al suo soldo, rubando ogni Inghilese e Guascone, e tutte maniere di gente ch'andassono o venissono d'Inghilterra. Della qual cosa fu molto ripreso e biasimato i·rre di Francia da tutti i Cristiani e dal papa e dalla Chiesa di Roma, lasciando sì grande e alta impresa promessa, come era il santo passaggio, per cominciare guerra a suo torto co' suoi vicini cristiani. Per la qual cosa il papa rivocò e·lli levò tutto il sussidio delle decime di Cristianità a·llui concedute, salvo quelle del reame di Francia, le quali avea in sua balìa. Il valentre Aduardo però non isbigottito ma francamente imprese sua difesa, allegandosi poi col re d'Alamagna detto Bavero, il quale in questi tempi avea mandati suoi ambasciadori al papa per venire a misericordia e all'amenda della Chiesa, e per avere sua pace; già era ottitriata per la Chiesa, andando al conquisto d'oltremare, e quitando le terre della Chiesa, cioè Cicilia e 'l Regno e 'l Patrimonio, e·lla Marca, e·lla Romagna, e di grazia a Firenze tutto il suo distretto.
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