Il Mastino non si volle recare a battaglia; onde i Viniziani, a cui toccava la detta causa delle saline, ed era la principale cagione della loro impresa, vigorosamente combatterono le dette bastite, e per forza l'ebbono a d́ XXII di novembre del detto anno; onde abasṣ molto l'orgoglio del Mastino e de' suoi. E poi a d́ XVI di dicembre vegnente CCCC cavalieri di quelli di mesere Mastino ch'andavano a Monselici furono rotti e sconfitti da' nostri, ch'erano usciti di Bovolento loro incontro.
LVIII
Ancora della detta guerra da·nnoi a mesere Mastino.
Nel detto anno, a d́ XXVIIII di gennaio, messere Piero Rosso si part́ da Bovolento con IIm cavalieri e gente a piè assai, e anḍ a Padova, e assaĺ la porta del borgo d'Ognesanti, ch'era in trattato d'avere il detto borgo per tenervi l'oste, e affocata la porta per entrarvi dentro, e parte di sua gente ve n'entṛ. La gente di mesere Alberto, ch'era in Padova, furono accorti, e missono fuoco nel borgo; per la qual cosa veggendo mesere Piero che non potea aquistare, si part́ e torṇ a Bovolento. Ma poco apresso, a d́ VII di febraio, il detto meser Piero si part́ di notte dal campo di Bovolento con CCC cavalieri eletti e con alquanti pedoni, e ordiṇ che MCC cavalieri richesti il seguissono apresso, e giunse di notte meser Piero al borgo di San Marco di Padova; e quello, come ordinato era, li fu dato, ed entrovvi colla sua gente. Li MCC cavalieri e pedoni che venieno apresso fallirono la notte il cammino. E per soperchia freddura e fiumi e canali a passare non poterono giugnere a Padova; ma poi che furono molto ravvolti, si tornarono a Bovolento: alcuni dissono che per inganni furono traviati.
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