E in questa stanza, a dì XVI d'aprile,
i marchesi del Monte Sante Marie co' castellani e col favore e masnade di Perugini per tradimento presono il castello di Monterchi, salvo la rocca, che v'era uno de' Tarlati. Per la qual cosa meser Piero e sua gente si partì di Firenze sùbito; ma il capitano della guardia d'Arezzo, sanza attesa, avuta la novella vi fece cavalcare CCCL cavalieri delle masnade di Firenze ch'erano in Arezzo, con popolo assai di volontà colle 'nsegne del Comune di Firenze, e venuti a Monterchi il dì di venerdì santo, trovarono i nimici accampati di fuori del castello e parte dentro; più prieghi furono fatti a' detti marchesi e a' castellani e a quelli conestaboli che v'erano per lo Comune di Perugia, che per amore del Comune di Firenze si dovessono partire e·llasciare il castello ch'era a·lloro guardia; dopo molte parole scusandosi non facieno contro al Comune di Firenze, ma contro a' Tarlati loro nimici, e dilaiando per parole, attendendo la cavalleria di Perugia, che venia al soccorso, quelli che v'erano per lo Comune di Firenze ciò sentendo per loro spie, assalirono il campo de' castellani e de' marchesi ch'erano schierati in arme, e forte combattendo in poca d'ora gli sconfissono; e poi combattendo entrarono nella terra, e per forza d'arme la raquistaro con gran danno di castellani e di loro seguaci; e più sarebbe stato di morti, se non fosse la divozione del dì ch'era. Di questo raquisto di Monterchi i Tarlati e tutti gli Aretini si tennono molto contenti di Fiorentini, e presono di loro maggiore confidanza.
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