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      Del detto aquisto della città d'Arezzo, tutto costasse a' Fiorentini danari assai, n'agrandì e montò molto la magnificenza del Comune di Firenze, e da lungi di gran fama per tutti i Cristiani, che 'l sentirono, e d'apresso più onorati e dottati dalle comuni vicinanze. Il detto aquisto, tutto fosse mediante costo di moneta, e industria di certi nostri cittadini che 'l trattarono, che non ne valsono di peggio al modo usato di corrotti cittadini; ma di certo, se non fosse stato la nobile e alta impresa di Lombardia, e risistenza fatta contro a meser Mastino per lo Comune di Firenze e quello di Vinegia, non venia fatto, che i signori Tarlati non vi sarebbono mai aconsentiti; ma feciollo per la cagioni dette per non potere altro, perduta ogni speranza di soccorso. E nota che più di LX anni era stata retta la città d'Arezzo per parte ghibellina e imperiale, e quasi in guerra col Comune di Firenze.
     
      LXI
     
     
      Ancora delle sequele de' fatti d'Arezzo da·nnoi a' Perugini.
     
      Dapoi che' Fiorentini ebbono la città d'Arezzo per lo modo detto nel passato capitolo, i Perugini isdegnarono forte contro a Fiorentini, tegnendosi da·lloro ingannati e traditi per li patti, ch'avieno avuti insieme della lega fatta tra·lloro e col re Ruberto e co' Bolognesi, e mandarne in Firenze loro ambasciadori a dolersi di ciò e in piuvico consiglio, ove fu loro risposto saviamente a tutti i loro capitoli, come per ragione e secondo i patti contro a·lloro non s'era fallito in niuno articolo, però che·lla lega non conteneva niente, che dandosi la città d'Arezzo a niuno de' detti Comuni, l'uno all'altro fosse tenuto, o·ssi rompesse lega; e già era il termine della lega ispirato; mostrando ancora a' Perugini come gli Aretini in niuna guisa si volieno accordare o fidare di Perugini per cagione delli loro collegati ghibellini, vescovo d'Arezzo, Pazzi, Ubertini, conti da Montefeltro, Nieri da Faggiuola, conti da Montedoglio, e' figliuoli di Tano da Castello, e il signore di Cortona, e tutti i loro usciti, i quali erano nimici caporali de' Tarlati.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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