Pagina (101/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E se i Fiorentini non avessono preso Arezzo sanza indugio, come feciono, di certo potea riuscire in mal luogo per parte guelfa e per l'uno Comune e per l'altro. Ancora allegando come prima avieno fallito i Perugini e rotti i patti a' Fiorentini, quando presono Lucignano d'Arezzo per lo modo detto per noi nel terzo capitolo innanzi a questo. Ma secondo buona e caritevole compagnia non era però del tutto licito di fare per Fiorentini, che come dice il Provenzale in sua gobola "Uomo saggio non dee faglia per l'altrui faglia". Ben dice la legge in alcuna parte: "Qui frangit fidem, fides frangatur eidem"; ma·cciò non basta alla magnificenza del nostro Comune. Ma come si fosse, o ragione o torto dell'uno Comune o dell'altro, o d'ambedue, i Perugini rimasono mal contenti. Alla fine dibattuta la quistione per ambasciadori dell'uno Comune e dell'altro, si trovò un mezzo d'accordo, che i Perugini avessono in Arezzo un giudice d'appellaggione in termine di V anni sotto titolo di conservadore di pace con salaro di D fiorini d'oro in sei mesi con sua famiglia. Questo uficio fu in nome più che in fatto, però ch'al tutto erano gli ufici e signoria d'Arezzo di Fiorentini. E dopo il termine di V anni dovessono rimanere a' Perugini il castello d'Anghiari, e Foiano, e Lucignano, e Monte San Savino, ch'ellino s'aveano presi e si tenieno; e pace faccendo cogli Aretini, lasciando mesere Ridolfo Tarlati e i figliuoli e più altri prigioni d'Arezzo, ch'elli aveano in prigione in Perugia, presi nella Città di Castello quando l'ebbono, come contammo adietro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Fiorentini Arezzo Comune Perugini Fiorentini Lucignano Arezzo Fiorentini Provenzale Comune Comune Perugini Comune Perugini Arezzo Arezzo Fiorentini Perugini Anghiari Foiano Lucignano Monte San Savino Aretini Ridolfo Tarlati Arezzo Perugia Città Castello