Fu soppellito alla chiesa di San Francesco in Padova con grande corrotto, onorato il corpo suo, come a grande signore si convenia; in Firenze e in Vinegia avuta la novella se ne fece grande dolore. E poi fatto per sua anima l'esequio con grande solennità, messer Marsilio suo fratello per soperchio affanno per lui durato nell'aspre cavalcate, com'è detto adietro, innanzi che meser Piero fosse morto, era caduto malato in Padova, e colla giunta del dolore della morte di messer Piero s'accorò duramente l'animo, e come piacque a Dio, passò di questa vita a dì XIIII del detto mese d'agosto, e fu sopellito in Padova di costa al fratello a grande onore. Questo meser Marsilio era de' più savi e valorosi cavalieri di Lombardia, e del migliore consiglio. E così in pochi dì quasi fu annullata la casa de' Rossi di Parma, quand'erano per ricoverare loro stato. Lasceremo alquanto de' fatti di Lombardia, e diremo d'altre novità che furono a que' tempi.
LXVII
Di novità fatte in questi tempi in Firenze, e di grande dovizia fu di vittuaglia.
Ritornando alquanto adietro per seguire l'ordine del tempo nel nostro trattato, all'uscita di giugno del detto anno MCCCXXXVII nacquero in Firenze VI lioncini della lionessa vecchia e delle due giovani sue figliuole. La qual cosa secondo l'agurio delli antichi pagani fu segno di grande magnificenzia della nostra città di Firenze; e certo in questo tempo e poco apresso fu in grande colmo e potenzia, come leggendo poco apresso si potrà trovare. De' detti piccoli lioni alquanto cresciuti il Comune di Firenze ne fece presenti a più Comuni e signori loro amici.
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