E il sire di Falcamonte corse infino a Bapalma e a Ros in Vermandos, però che·rre di Francia era ancora a Compigno. E poi si partì di là la detta oste, e puosonsi al monte Sammartino presso a San Quentino a due leghe; poi a dì XIIII d'ottobre mutarono campo e passarono il fiume dell'Osa, e mutaro su per la riviera tre campi; e poi puosono campo a tre leghe presso alla Cina in Francia. E poi sentendo la venuta del re di Francia, si ritrassono adietro alla Capella, e poi vennero alla Samingheria in Tiracia. E di questi campi corsono infino presso appiè da·lLaona e d'Ares in Francia, faccendo infinito danno di ruberie e d'arsioni, però che 'l detto paese è molto pieno di ricche e buone ville e d'assai. E dal tempo che' Romani si partirono del paese, anticamente quando il signoreggiarono, non aveano sentito che guerra si fosse.
LXXXVI
Come il re di Francia con sua oste venne contro al re d'Inghilterra.
Il re di Francia sentendo come il re Aduardo avea passato in Brabante, e il grande aparecchio del detto re che gli altri allegati ch'avieno fatto a Cambrai, incontanente si provide. E prima avendo richiesti tutti suoi baroni del reame, e il re di Navarra, suo cugino, e il re Giovanni di Buemia, e 'l conte di Savoia, e 'l Dalfino di Vienna, e ciascuno gli venne in aiuto con gente d'arme assai a·ccavallo e a piè. E sentendo ch'erano entrati nel reame i nimici, si partì di Parigi subitamente, però che non avisava che' suoi nimici fossono arditi d'entrare in su·reame: e in questo prese fallo.
| |
Falcamonte Bapalma Ros Vermandos Francia Compigno Sammartino San Quentino Osa Cina Francia Francia Capella Samingheria Tiracia Laona Ares Francia Romani Francia Inghilterra Francia Aduardo Brabante Cambrai Navarra Giovanni Buemia Savoia Dalfino Vienna Parigi
|