E così fu rotta e morti e presi quasi tutta la detta infortunata compagna; che tornando meser Luchino verso Milano, per la via al sopradetto passo fu sconfitto Malerba tedesco capitano de' dettiDCC cavalieri che meser Loderigo avea mandati al passo verso Milano. Ma·lle dette vittorie del signore di Milano furono con grande dannaggio di sua gente, che·vvi morirono più di D uomini di cavallo, e più di IIIm a piede del popolo di Milano. Avenne fatto sì lungo conto per le svariate battaglie e rotte che furono tra·lle dette genti; che in una giornata furono fatte V sconfitte tra dall'una parte e dall'altra, che non fu mai inn-Italia; e di questo sapemo il vero da più genti di fede che vi furono presenti. Lasceremo di questa matera e torneremo a nostro conto.
XCVIII
Come messere Mastino venne a Lucca.
L'anno MCCCXXXVIIII, fatta la pace da·nnoi a meser Mastino, come adietro facemmo menzione, messer Mastino venne a Parma, e riformò la terra, e fecesene signori i suoi cugini figliuoli di meser... da Coreggia, volendo elli tuttora eserne sovrano; ma poco apresso la tolsono al tutto a·llui, come inanzi faremo assai tosto menzione. Poi a dì XI d'aprile venne a Lucca, e fece a' Lucchesi una imposta di XXm fiorini d'oro, che·nn'avea gran bisogno. E poco stette in Lucca, che come l'ebbe riformata, vi lasciò per suo vicaro Guiglielmo Canaccio delli Scannabecchi di Bologna, antichi Ghibellini usciti di quella; e tornossi a Verona. Nella sua stanza a Lucca in Firenze n'ebbe gran sospetto per li suoi trattati e tradimenti, e fecesi grande guardia e in Firenze e nelle castella delle frontiere.
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