La qual perdita fu gran danno a·rre Ruberto per le sue terre di Piemonte e a tutta parte guelfa di Lombardia.
CV
D'accordo e lega fatta da' Fiorentini a' Perugini.
Nel detto anno, a dì VI di novembre, i Fiorentini feciono lega e compagnia co' Perugini per lo nostro vescovo e altri ambasciadori di Perugia, e di nostri a Licignano di Valdambra, e quitarono i Perugini a' Fiorentini ogni ragione dell'aquisto d'Arezzo, rimanendo a' Perugini libero Licignano d'Arezzo e 'l Monte San Savino e altre castella d'Arezzo che si teneano.
CVI
Di certi ordini della lezione de' priori di Firenze, i quali furono corretti per lo migliore.
A dì XXIII di dicembre del detto anno si fece parlamento in Firenze, ove si corresse l'ordine della elezzione di priori e di XII loro consiglieri e di gonfalonieri delle compagnie, i quali in prima com'erano eletti, erano i loro nomi iscritti in polizze, e messe in borse, e per sesti. A' tempi, quando si traieno per detti ufici, si rimettieno in altre borse, infino che tutti n'erano tratti; e poi ricominciavano, sicché si può dire ch'erano a vita, ch'era sconcia cosa e disonesta a volere gli eletti signoreggiare la replubica sanza dare parte agli altri così o più degni di loro. E corressesi che come fossono tratti la prima volta si stracciasse la polizza del loro nome, e alla riformazione delli ufici si rimettano da capo allo squittino cogli altri insieme. E·ffu ben fatto per levare la superbia e tirannia a' cittadini reggenti.
CVII
Come le città della Marca uccisono e cacciarono i loro tiranni e feciono popolo.
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