Il re d'Inghilterra e gli altri allegati veggendosi ingannato e fallito da' Brabanzoni, e a·rre d'Inghilterra fallia moneta, che i suoi uficiali di là il ne tenieno a dieta e scarso, compié il trattato al meglio che potero, faccendo triegua fino alla san Giovanni all'avenire, rimettendosi della pace nel papa e·lla Chiesa di Roma. E se infra 'l termine non fosse fatto l'accordo, riporre la città di Tornai nello stato ch'allora era, che non vi si trovò da vivere per VIII giorni. E così si giuraro le triegue e·ll'accordo per li due re e gli altri allegati, e·llevarsi da oste a dì XXVI di settembre MCCCXL. Ma·llo re di Francia non tenne fede, ma come riebbe libero Tornai, il fece fornire per II anni; e poi andaro di triegue in triegue, e altre mutazioni di guerre, come 'nanzi per li tempi faremo menzione. Lo re d'Inghilterra ristette in Fiandra infino a mezzo novembre, che si partì dalle Schiuse, e andonne inn-Inghilterra. E incontanente fece prendere i suoi tesorieri e uficiali, che no·ll'aveano ben fornito di moneta, e tolse loro molti danari.
CXIII
Come l'armata del re d'Ispagna quasi perì per fortuna.
Nel detto anno, del mese d'aprile, mandando il re d'Ispagna sua armata di LXXX galee sopra i Saracini di Granata, che teneano monte Giobeltaro, acciò che no·llo potessono venire a fornire i Saracini di Setta, grande fortuna di mare li soprese; e·lli percossono a·tterra e ruppono XXIIII galee con grande danno de' Cristiani. Lasceremo alquanto de' fatti degli oltramontani, e torneremo alquanto adietro a raccontare delle novità state in questi tempi alla nostra città di Firenze e per l'altra Italia.
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