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      Nel detto anno, a dì VIII di settembre, nella città di Volterra si levò romore, e·ffu ad arme e battaglia cittadina. L'una parte era capo meser Attaviano di quelli di Belforte, che·sse ne volea fare signore; e dall'altra parte il vescovo suo nipote nato per femmina, con certi popolani che volieno vivere in libertà; ma·lla tirannia colla forza di forestieri invitati per meser Attaviano furono vincitori, e cacciarne il vescovo e suoi seguaci, i quali si ridussono in Berignone suo castello, e meser Attaviano si fece signore della città, e poi seguitandoli, onde seguì assai di male; e fece il detto meser Attaviano uccidere due fratelli del vescovo a tradimento avendoli sicurati, costrignendoli per avere il detto castello di Berignone ch'elli avea asediato; e 'l vescovo che v'era dentro soferse innanzi di vederli morire che rendere il castello.
     
      CXVII
     
     
      Come certe galee di Genovesi sconfissono i Turchi.
     
      Nel detto anno XII galee di Genovesi ch'erano ite in Romania per loro mercatantia, ritrovandosi nel mare Maggiore di là da Gostantinopoli con CL o più legni tra grossi e piccoli armati di Turchi saracini, i Genovesi francamente l'assalirono e missogli inn-isconfitta faccendo di loro grande molesta d'ucciderli, ed annegarli in mare, dove ne rimaseno morti più di VIm, e guadagnarono i Genovesi molta roba e danari. In questo anno VI altre galee di Genovesi ch'andavano in Fiandra furono prese dall'armata dell'Inghilesi a Samavi in Brettagna, e perdervi il valere di CCm di fiorini d'oro; e così va della fortuna della guerra di mare.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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