Incontanente il detto Iacopo il rivelò a' priori e agli altri suoi compagni reggenti, essi guerniro d'armi e di gente, essendo la città in gran paura e sospetto, e ciascuna parte temea di cominciare. Ma acciò ch'a' congiurati non giugnesse il loro sforzo, il dì d'Ognisanti nel MCCCXL, in sull'ora di vespro, i caporali de' reggenti salirono in sul palagio de' priori, e quasi per forza feciono sonare a stormo la campana del popolo, che alcuno di priori amici de' Bardi la contesono assai, ciò fu meser Francesco Salvesi e Taldo Valori, l'uno priore e·ll'altro gonfaloniere per porta San Piero; onde molto furon ripresi di presunzione, e·cche sentissono il trattato. Come la campana cominciò a sonare, tutta la città fu commossa a romore, e ad arme a cavallo e a piè, in sulla piazza de' priori co' gonfaloni delle compagnie, gridando: "Viva il popolo e muoiano i traditori!". E incontanente feciono serrare le porte della città, acciò che gli amici e soccorso de' congiurati non potessono entrare nella città, i quali i più erano in via e presso alla terra per entrare la notte con gran forza di gente. I congiurati veggendo scoperto il loro trattato e fallito il loro aiuto, che quasi nullo di loro congiurati di qua dall'Arno rispuose loro né·ssi scopersono per paura del popolo, e 'l popolo commosso a furore contro a' congiurati, si tennero morti, e intesono solo al loro scampo e riparo, guardando i detti casati d'Oltrarno i capi de' ponti, saettando e uccidendo chi di là volesse passare; e misono fuoco a capo di due ponti di legname, ch'allora v'erano, l'uno contra le case de' Canigiani e·ll'altro di Frescobaldi; acciò che 'l popolo nogli assalisse, credendosi tenere il sesto d'Oltrarno tanto che 'l soccorso venisse.
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