E poi il detto Guiglielmo fece oste in Carfagnana, e tolse più terre che tenea il detto meser Francesco Castracani.
CXXV
Come il castello di San Bavello s'arrendé a' Fiorentini.
Nell'anno di Cristo MCCCXLI, a dì XV d'aprile, i Fiorentini avendo fatto porre oste al castello di San Bavello di Guido Alberti di conti Guidi, infino che fu condannato cogli altri conti, come dicemmo poco adietro, per cominciare l'esecuzioni delle loro condannagioni, essendo molto stretto, e non attendea soccorso, s'arrendé al Comune di Firenze salve le persone. Il quale feciono tutto diroccare per ricordo e vendetta contro al detto Guido: che più tempo dinanzi avendo il Comune di Firenze per sua lettera richesto e citato il detto Guido per alcuna cagione, per dispetto del nostro Comune nel detto San Bavello dinanzi a più suoi fedeli al messo del Comune fece mangiare la detta lettera con tutto il sugello, e poi accomiatandolo villanamente, dicendo per dispetto del Comune, se più vi tornasse, o egli o altri, gli farebbe impiccare per la gola; onde sentendosi in Firenze, grande sdegno ne venne quasi a tutti i cittadini.
CXXVI
D'uno fuoco s'aprese in Firenze.
Nel detto anno, la notte seguente di calen di maggio, s'aprese il fuoco in Terma in una casa ch'abitava Francesco di meser Rinieri Bondelmonti, e arsonvi IIII suoi fanciulli maschi con ciò ch'elli v'avea, non potendoli iscampare; onde fu una grande pietade; ma non sanza giudicio di Dio, che 'l detto Francesco aveva occupata la detta casa e tolta a una donna vedova cui era; ma il peccato fu delli innocenti figliuoli, che portarono la pena a' loro corpi della colpa del padre.
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