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      E meser Mastino vi mandò uno suo figliuolo bastardo con LX stadichi gentili uomini di Verona e di Vincenza e del suo distretto, o loro figliuoli. Ma non comparivano in Ferrara apo i Fiorentini d'assai di nobiltà e d'orrevolezza. I detti XX, fatta la detta impresa, feciono al continovo molte disordinate spese, gravezze a' singulari cittadini di prestanze e d'imposte per essere forniti di moneta; veggendosi venire in aspra guerra co' Pisani per la detta compera di Lucca, e' soldarono di nuovo gente da cavallo e da piè d'arme in grande quantità; e spendieno ogni mese più di XXXm fiorini d'oro. E richiesono d'aiuto i vicini e·lli amici
      . E nota, lettore, se meser Mastino seppe fare savia e alta vendetta della guerra e ingiuria ricevuta da' Fiorentini per lo suo tenere di Lucca, vendendola loro per ingordo pregio, sì fatta medesima azione di Lucca assediata, e con aspra guerra co' Pisani e cogli altri loro vicini e co' Lombardi suoi nimici, come apresso faremo menzione, tornando alquanto adietro.
     
      CXXXI
     
     
      Come i Pisani si puosono ad assedio alla città di Lucca.
     
      I Pisani sentendo al continuo il trattato che' Fiorentini tenieno con messere Mastino d'avere la città di Lucca, ed ellino con meser Mastino non potendosi accordare, riserbando la fortuna a' Fiorentini la mala derrata di Lucca colle sue sequele, nonn-istettono i Pisani oziosi, ma inanzi che' Fiorentini compiessono la folle compera di Lucca, di più mesi si providono, e incontanente soldarono cavalieri, sicché da·lloro ebbono MCC cavalieri e CCC cavallate di cittadini.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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