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      Ma maggior fallo fu de' nostri rettori a darli la 'nsegna reale, e che ś grande oste non capitanaro di sofficienti duci, e non vi furono di nobili cittadini a·ccui ne calesse. I nostri della prima schiera credendosi avere la vittoria, si partiro di qua e di là seguendo prigioni. Dissesi che mesere Ciupo delli Scolari, che stava colla schiera disparte a vedere le contenenze della battaglia, e raccogliendo a·ssua schiera que' che fuggivano, uṣ una maestria di guerra, che manḍ più ribaldi alla nostra schiera grossa e tra·lla nostra salmeria, gridando e dando boce che' nostri feditori erano sconfitti; onde la salmeria si comincị tutta a partire. Quelli della nostra grossa schiera, ch'erano di lungi, ov'era la battaglia e caccia per uno terzo di miglio, tra per la detta falsa voce, e veggendo i nostri sciolti di schiera alla caccia de' nimici e mischiati tra·lloro, e veggendo fuggire la salmeria, e·lla schiera di meser Ciupo ferma e cresciuta colle 'nsegne levate, credettono a·ccerto che' nostri fossono rotti, e sanza rotta o caccia di nimici si ruppono tra·lloro e missonsi in fuga; e simile i pedoni. Messer Ciupo colla sua riposata schiera veggendo in fuga la nostra schiera grossa, percosse a' nostri feditori stati prima a due battaglie vincitori, ch'erano sparti e ricogliendo prigioni sanza ordine o ritegno alcuno, fedirono tra·lloro, e ruppogli e sconfissolli di presente, e ricoveraro i loro prigioni, salvo messere Giovanni Visconti, ch'era menato alla schiera grossa, e più altri barattati, che·ssi ricomperaro poi da quelli che·lli avieno presi, sanza rassegnarli al Comune.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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