E nota, che·ssi confa alquanto alla presente matera, ch'è delle maraviglie del secolo, i figliuoli di meser Scalore delli Uberti nostri cittadini Ghibellini e rubelli, e quelli d'Antioccia della casa di Soave, e quelli da Lentino, e 'l conte di XX Miglia, e que' di meser Palmieri Abati principali, che rubellarono i loro antichi l'isola di Cicilia al re Carlo vecchio, e de' detti Palizzi di Messina, e altri loro seguaci per soperchio e ingratitudine di Catalani s'erano ribellati da quelli che tenea la Cicilia, e tornati al re Ruberto, ed elli ricevutoli e dotatili nel regno di grande baronie. E ben disse il propio meser Farinata, l'antico delli Uberti, dimandato che cosa era parte, cavallerescamente in brieve rispuose: "Volere e disvolere per oltraggi e grazie ricevute"; e·ffu vera sentenzia.
XV
Come il re di Raona tolse Maiolica al re di quella suo cugino.
Nel detto anno il re d'Araona con trattato di grandi borgesi di Maiolica tolse Maiolica al re di quella, suo cugino; la qual cosa fu molto biasimata, e messa per grande tradigione, con tutto che quelli che·nn'era re era uomo di cattiva vita e di poco valore, e tenea per sua amica la nipote, e cacciava la moglie, e non amato da sua gente. Lasceremo di più dire de' fatti delli strani, e torneremo a nostra matera, a racontare de' fatti di Firenze; e come il duca d'Atene, che se n'era fatto signore per lo modo detto adietro, ne fu cacciato; e molte revoluzioni e novità che alla nostra città ne seguiro apresso, le quali a·nnoi autore, che·lle vedemmo e fummo presenti, ci paiono quasi impossibili a credere, tanto furono diverse e maravigliose.
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